Roma, (TMNews) - Naivasha, nord Kenya. Nel villaggio a 80 chilometri da Nairobi non c'è niente. Baracche, strade sterrate, distese di campi...
Roma, (TMNews) - Naivasha, nord Kenya. Nel villaggio a 80 chilometri da Nairobi non c'è niente. Baracche, strade sterrate, distese di campi. La povertà è totale. Una percentuale altissima degli abitanti soffre di cataratta o della cosiddetta malattia del fiume, che colpisce gli occhi, ma non riesce a curarsi. Troppi soldi, poche le strutture. E lontane.Così, è nata una applicazione per smartphone in grado di fotografare la retina e rilevare problemi di salute degli occhi. L'app è in via di sperimentazione su un campione di 5mila persone. Come spiega questo oculista, ricercatore nella clinica internazionale Andrew Bastawrous:"Nel 2008 è stato completato uno studio su 5.000 persone e ha richiesto delle spese elevate per realizzare i test ospedalieri necessari. Così ho cominciato a studiare i test lo scorso anno e e a provare a mettere in pratica una alternativa per individuare con maggiore facilità il problema agli occhi e trasportare in modo più economico l'attrezzatura medica. La soluzione che ne è uscita è stato l'utilizzo di uno smartphone, così da poter concentrare tutte le spese e le attrezzature in un unico cellulare".L'app è una sorta di clinica oculistica 'portatile' a basso costo che può essere tranquillamente gestita da chiunque, anche senza alcuna preparazion, ed è in grado di raccogliere informazioni cliniche dettagliate, diagnosticare la cataratta, controllare le prescrizioni per lenti da vista, e anche controllare lo stato di salute della retina.Immagini: Afp Less